Risposte alle tue curiosità su PHEEGA

Mha …

Un gruppo di cialtroni un giorno decise che … era meglio provare a far qualcosa che diverte piuttosto che non far niente divertendosi … oppure era diverso ?

Non importa. Quel che importa è il fatto che trovandosi d’accordo su un logo interessante decisero di mettere insieme idee e forze per realizzare qualcosa di nuovo, qualcosa di strano, qualcosa d’effetto, una scossa, un urto, qualcosa di diverso … insomma, qualcosa di impatto che rispondesse alla descrizione di “SHOCK”

Perché non farlo con una delle parole più usate a Milano, patria dei cialtroni ?

L’intercalare “figa” (con una i molto allungata) in milanese viene descritto come una virgola, il modo di prendere fiato e non come una parolaccia. E’ spesso usata per annuire o semplicemente descrivere uno stupore anche se non così marcato. E’ il “si” dei milanesi, ma di quelli che se la tirano e con un sorrisetto ammiccano all’essere “bauscia”.

Di sicuro rappresenta, in bene o in male, un modo di esprimersi tipicamente meneghino ormai sdoganato da tempo e presente nel linguaggio corrente di molti milanesi.

Da qui una piccola modifica dandole un nome più “internazionale” e aggiungendo un simbolo che ricorda vagamente il significato più “nascosto” (ah,ah,ah) della parola.

Logo? Fatto. E adesso ?

E adesso bisogna realizzare qualcosa di figo, anzi di feego. Tipo ? Tipo accessori moda. Tipo accessori da donna.

Perché ?

Perché l’accessorio è donna

Perché la moda non è a Milano … ma è Milano …

… ma soprattutto perché un accessorio non è un semplice accessorio, ma rende figo quel che lo circonda e racconta pur non parlando il carattere distintivo di chi lo possiede.

Quindi …

… che accessori siano, che Milano sia, che divertimento sia, che estro sia … siamo d’accordo ?…. PHEEGA !!!!